Storia

C’è un prima e un dopo nella nostra storia. E la data spartiacque è il 7 giugno 2022. Quel giorno un giudice civile, il pretore del distretto di Lugano, sentenzia che “l’istanza è accolta”. È così che nasce la Fondazione Michele Trefogli, mandando in pensione la (quasi) omonima “Fondazione di famiglia Michele Trefogli”, istituita 95 anni prima. Un’istituzione privata fondata nel 1927 da quel Michele Trefogli che – architetto di stato di fama a Lima (Perù) – desiderava appunto che “la famiglia”, i suoi 7 figli e a cascata i loro discendenti beneficiassero delle proprietà di famiglia (e dei relativi proventi) ubicate a Torricella-Taverne, sua terra di origine. Terreni e stabili agricoli, boschi, due ville (oggi beni culturali protetti), fra cui la più nota: il castello Trefogli. Erano beni a disposizione di tutti i famigliari, ma appunto non ereditabili, su espresso desiderio di Michele, che aveva voluto fissare su carta negli statuti della fondazione. Questo patrimonio, dunque, non si è disgregato e quasi un secolo dopo, il consiglio di fondazione ha appunto optato per una nuova veste giuridica, per garantire il futuro in un momento storico di ripensamento delle priorità e delle urgenze di fronte alla preservazione della proprietà.

La Fondazione Michele Trefogli è una fondazione ordinaria, iscritta al registro di commercio del Canton Ticino, la cui priorità è la conservazione, la valorizzazione e la fruizione pubblica di un patrimonio che non è più principalmente di famiglia, bensì anche della comunità. Perché testimonianza storica, architettonica e culturale di un’epoca, di personaggi e di vicende significative per la storia non solo locale. Un’importanza riconosciuta indirettamente anche dall’autorità cantonale nel 2024, con l’inserimento della proprietà principale – Villa (o castello) Trefogli con il suo nucleo agricolo – nella lista cantonale dei monumenti protetti.

Da anni questo borgo è oggetto di studi da parte di specialisti e scuole universitarie, di viste guidate, di eventi privati, di sfondi per attività fotografiche e televisive, di attività culturali; inoltre il vigneto, le selve castanili, i campi agricoli richiedono costante manutenzione e chiedono di preservare la loro funzione originaria. Tuttavia conservare, valorizzare, condividere e soprattutto mantenere questa proprietà richiedono tanta energia, costante e rinnovabile. Tutto questa costa non solo fatica, ma – detto senza giri di parole – anche soldi. La Fondazione Michele Trefogli si assume l’impegno di perseguire i suoi scopi e lo farà secondo le risorse disponibili, rispettosa dello spirito del suo fondatore, un uomo lungimirante, un generoso benefattore, un architetto e ingegnere poliedrico che ha trasformato l’eredità ricevuta dai suoi genitori in un lascito famigliare e per finire collettivo.